Fasano

A circa 50 chilometri da Taranto, Brindisi e Bari si trova Fasano, una meravigliosa cittadina che vi lascerà incantanti per l’immenso patrimonio storico-culturale che la caratterizza.
Sebbene sia un po’ arroccata e quindi distante dalla costa del Mar Adriatico, dalle sue viuzze ricche di chiese e casette bianche, si intravede il meraviglioso mare che sembra incorniciare la veduta come in una cartolina.

A quanto pare, il nome Fasano sembrerebbe derivare dal cosiddetto “faso”, il tipico colombo bianco che abita tradizionalmente queste zone per abbeverarsi alla confluenza delle fogge, ovvero i torrenti che scendono dalle colline limitrofe: non a caso il faso è il soggetto principale raffigurato sullo stemma cittadino.

Altre voci invece vogliono che l’origine di questo nome sia legato all’antico Casale di Santa Maria del Fajano, un piccolo borgo fondato dagli abitanti dell’antica Egnazia agli inizi dell’anno Mille: quest’ultima parrebbe essere stata abbandonata con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, ed è proprio da questo che possiamo capire quanto antica sia la storia della città di Fasano.

Cosa vedere

Come ogni centro storico che si rispetti, anche quello di Fasano è ricco di chiese maestose che meritano una visita. Tra queste, va ricordata soprattutto la Chiesa Madre che vanta un meraviglioso campanile alto all’incirca 28 metri: l’intera struttura è stata costruita con del tufo locale e la facciata principale presenta un enorme rosone centrale, che dona a questa Chiesa lo stile gotico per eccellenza.

Quello che rende Fasano una città meravigliosa è, come già detto precedentemente, l’incommensurabile ricchezza culturale che è possibile trovare giusto al di fuori delle mura della città e che racconta tutta la storia di questo meraviglioso territorio.
Per questo durante la vostra visita a Fasano, dovrete necessariamente fare tappa al parco archeologico di Egnazia: fu proprio dall’abbandono di Egnazia che nacque poi la città Fasano dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Al suo interno potrete osservare necropoli, cripte e villaggi abitati anticamente dai nostri antenati.

Sulla strada che collega Fasano ad Ostuni, troverete invece il Dolmen di Montalbano, un meraviglioso sito archeologico di età preistorica che è una delle più antiche testimonianze di come veniva curato il culto dei morti presso gli uomini primitivi.

Senza nulla togliere all’incredibile e meravigliosa storia che è possibile osservare lungo le strade di Fasano, bisogna ricordare che la città vanta di essere la sede del Parco Faunistico più grande d’Italia: Fasanolandia.
Si tratta di un parco meraviglioso in cui sia adulti che bambini avranno la possibilità di vivere esperienze mozzafiato: è infatti l’unico parco in Italia che permette di fare un circuito in sicurezza nella propria auto tra diversi esemplari liberi, vivendo l’esperienza di un safari vero e proprio.
Il parco ospita all’incirca 1700 esemplari di ogni tipo, molti dei quali sarà possibile osservare a pochi metri o addirittura accarezzare comodamente dalla propria auto.

Eventi principali

  • Gustosia, mostra mercato delle eccellenze agroalimentari pugliesi che si svolge nel primo weekend di Novembre;
  • Mostra dell’artigianato fasanese, ad Agosto;
  • Festival Costa dei Trulli, importante festival musicale con eccellenti nomi del panorama musicale italiano e non solo, che ingloba l’importante rassegna Fasano jazz, storico appuntamento per i cultori e non solo del jazz, con eccellenze musicali che si susseguono anno dopo anno;
  • La Scamiciata, corteo storico con sbandieratori e rappresentazione della lotta cittadina per ricordare la vittoria contro i turchi del 1678.
  • Natale sotto la stella e Stella sulla grotta, con l’enorme stella realizzata nella cavità naturale del Monte Rivolta, con annesso presepe vivente;
  • Il grande presepe vivente di Pezze di Greco, mgico e caratteristico, aperto in periodo natalizio;

DA NON PERDERE: “U’ cucumarazz”, ovvero il Barattiere, frutto estivo dalla polpa croccante che si mangia crudo senza condimento o a insalata. E’ un prodotto che si coltiva solo nella piana di Fasano e in quella di Ostuni,  il primo a coltivarlo è stato un contadino di Fasano soprannominato “barattiere“, da qui il nome di questo frutto ibrido. Il suo pregio, non avendo un sapore marcato, è quello di dare freschezza, una nota di dolce al palato e di essere poco calorico.

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